L'Abbazia di Chiaravalle fu fondata da S. Bernardo di Clairvaux ("chiara-valle") nel 1135 su terreni paludosi bonificati dai monaci cistercensi. Sostituita con una nuova costruzione già a partire dal 1150-60, venne ultimata nel 1221.
La grandiosità della costruzione rispecchia il buon risultato di un'impresa economica relativa ai terreni che i cistercensi ebbero in donazione dal patriziato milanese: zone acquitrinose, popolate di cicogne (che divennero poi l'emblema della confraternita). I cistercensi, con sapienti opere irrigue d'acque putride, fluviali e sorgive, le trasformarono in marcite ("pratum marcidum" secondo la denominazione antica) dal raccolto intensivo. L'Abbazia decadde sotto il governo degli spagnoli, e l'ordine monacale venne abolito dalla repubblica cisalpina nel 1796. Sconsacrata la chiesa e ridotto il convento a stalla e caserma, l'intero complesso venne via via privato dei suoi chiostri, mentre l'umidità recava guasti agli affreschi. Solo nei primi decenni del nostro secolo si attuarono restauri, mentre la chiesa veniva riconsacrata come parrocchiale. Un piu' ampio ripristino è stato realizzato nel 1952, in conseguenza del ritorno di un nucleo di monaci cistercensi.
L'abbazia è un prototipo dell'architettura cistercense in Lombardia, dove il gotico francese si fonde con le forme lombarde locali. Rispettando la pianta a croce latina, con coro rettangolare e transetto affiancato da cappelle, tipico dell'Abbazia di Fontenay (Borgogna 1147), Chiaravalle riflette particolarità proprie allo stile lombardo romanico-gotico (uso del cotto, arcate interne a tutto sesto poggianti su pilastri a base cilindrica, ecc ...). La facciata (della quale resta solo il portico) fu rielaborata in forme barocche nel '600 e riportata, nel 1926, alle sue forme originarie, con la riapertura del rosone e della soprastante bifora. Il portale marmoreo è del sec. XIII.
Testo tratto da: www.turismo.regione.lombardia.it
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