Castelnuovo Val di Cecina, sorge all'estremità meridionale della provincia di Pisa, sulle pendici orientali del monte che divide la valle del Cecina da quella del Cornia, in posizione panoramica a 576 metri s.l.m. Si presenta come un suggestivo borgo medievale a forma di pigna, arroccato sulla collina intorno ad un primitivo nucleo fortificato disposto lungo semi-anelli concentrici. Il nucleo originario è collocato nella zona sommitale del monte, immediatamente seguito dal borgo antico. Le vestigia della rocca sono individuabili in numerosi particolari architettonici, quali l'arco di accesso al borgo, i contrafforti cilindrici su cui un tempo si ergevano le torri e i possenti basamenti a scarpa di alcune abitazioni. Di epoca comunale è il tratto di borgo che si estende a nord della rocca, caratterizzato dalla piazza che risulta essere un allargamento della strada, come la realtà del tempo dettava per permettere la dislocazione dei fiorenti mercati. Il corso principale è invece di origine rinascimentale e rappresenta oggi il catalizzatore delle attività commerciali del paese; al suo termine ha sede il palazzo comunale. Il borgo contadino, cresciuto alla base del nucleo antico, si caratterizza per un'edilizia in pietra e mattoni; piccole scale, sottopassaggi e stretti vicoli regolano lo sviluppo del tessuto abitativo. La chiesa del Santissimo Salvatore, poggia sulle fondamenta della rocca. A seguito dei rifacimenti settecenteschi mostra una facciata a salienti, preceduta da una lunga scalinata; l'interno a tre navate è il risultato di restauri (1744-1760), con la ricostruzione della tribuna e dell'altare maggiore. Il crocifisso ligneo (inizio sec. XVI) che domina sull'altare maggiore possiede un carattere di esemplare realismo, tanto da sver suggerito l'appellativo di crocifisso "doloroso". Di fronte al palazzo comunale è ubicato l'oratorio di San Roccoc, al cui interno sono altari riccamente decorati e una tela raffigurante la Presentazione di Gesù al Tempio (1597), opera di Cosimo Daddi. La frazione di Montecastelli Pisano, posta su un'altura tra il torrente Pavone e il fiume Cecina, è caratterizzata da un aspetto architettonico ed urbanistico tra i più caratteristici dell'intera provincia, reso inconfondibile dalla possente struttura quadrata della torre dei Pannocchieschi, costruita nel 1215 a difesa della chiesa adiacente. Distrutta nel 1296, venne fatta ricostruire nel 1343 dal vescovo Felice Belforti; l'ingresso risulta essere al livello del primo piano e nella parte superiore si osservano i resti di una bella finestra con arco a tutto sesto. La chiesa romanica dei Santi Filippo e Jacopo (1186) ha la pianta basilicale a tre navate; all'interno è conservata una tela di Cosimo Daddi raffigurante l'Immacolata Concezione e santi (1585-88). Nei pressi di Sasso Pisano, borgo medievale a struttura circolare e con possenti mura perimetrali, si trova un'area geotermica, denominata Lagoni, caratterizzata da fumarole (vapore che si sprigiona spontaneamente dal terreno), putizze (pozze di fango bollente) e fonti di acqua termale dal caratteristico odore di zolfo.
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Giardini Pubblici
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