Dorgali è tra i comuni più estesi della Sardegna, 225 kmq di territorio, ed è tra i più fortunati grazie alla varietà del paesaggio. Il mare cristallino del Golfo e le incontaminate montagne del Supramonte costituiscono il suo invidiabile patrimonio naturale.
Un territorio vastissimo che ospita una natura sempre varia e diversa, dalle desolate estensioni del Supramonte alla dolcezza delle valli coltivate a vite per finire con gli altipiani basaltici del Gollèi dove si alternano il pascolo e la coltivazione della vite e dell'ulivo. La campagna dorgalese è un insieme di spazi aperti ornati ed abbelliti dalle opere dell' uomo: i caratteristici ovili in pietra e legno di ginepro utilizzati dai caprai, le numerosissime chiese campestri testimonianza di una forte attenzione della comunità al divino e al mistero del sacro. L'allevamento, l'agricoltura, la storia civile e sociale moderna (basti pensare alla legge delle chiudende) hanno modellato, in armonia con le leggi naturali, il paesaggio delle campagne circostanti. Natura e cultura da scoprire per comprendere lo spirito di una comunità, che nella sua storia millenaria ha rispettato e conservato con equilibrio il suo incredibile ambiente naturale.
Dorgali è considerato il capoluogo dell'artigianato e soprattutto del turismo della Barbagia grazie alle particolarità del suo ambiente naturale ed alla fama turistica della sua frazione marina Cala Gonone, dalla quale si possono raggiungere le più belle cale lungo la costa del Golfo. Artigianato, agricoltura, allevamento e turismo sono i punti forti dell'economia dorgalese che si caratterizza per l'integrazione e gli stretti legami tra i diversi settori economici.
La cantina sociale, il caseificio, l'oleificio, i panifici di "pane carasau" (carta da musica) e le numerose pasticcerie sono il fiore all'occhiello della sua economia agricola che pur accettando le innovazioni tecnologiche non rinuncia al sapere e ai sapori della tradizione. Sapere e fantasia che si ritrovano nei laboratori artigiani specializzati in differenti lavorazioni (filigrana, ceramica, tappeti, pelli, coltelli, legno) che trovano un'elegante dimora nelle vetrine delle botteghe che si affacciano sulle vie principali del paese. Il turismo ha contribuito alla conservazione di attività e di mestieri antichi. Le nuove generazioni di artigiani, pur nel rispetto delle forme classiche, hanno contribuito all'affermazione di nuovi ed originali stili espressivi. Un ricco giacimento culturale, facilmente visitabile e fruibile, è costituito dagli innumerevoli siti archeologici preistorici che costellano i dintorni del paese, che può vantare l'esistenza di ben due musei: il civico archeologico ed il museo Salvatore Fancello, dedicato al giovane ceramista deceduto durante la seconda guerra mondiale.
Un territorio vastissimo che ospita una natura sempre varia e diversa, dalle desolate estensioni del Supramonte alla dolcezza delle valli coltivate a vite per finire con gli altipiani basaltici del Gollèi dove si alternano il pascolo e la coltivazione della vite e dell'ulivo. La campagna dorgalese è un insieme di spazi aperti ornati ed abbelliti dalle opere dell' uomo: i caratteristici ovili in pietra e legno di ginepro utilizzati dai caprai, le numerosissime chiese campestri testimonianza di una forte attenzione della comunità al divino e al mistero del sacro. L'allevamento, l'agricoltura, la storia civile e sociale moderna (basti pensare alla legge delle chiudende) hanno modellato, in armonia con le leggi naturali, il paesaggio delle campagne circostanti. Natura e cultura da scoprire per comprendere lo spirito di una comunità, che nella sua storia millenaria ha rispettato e conservato con equilibrio il suo incredibile ambiente naturale.
Dorgali è considerato il capoluogo dell'artigianato e soprattutto del turismo della Barbagia grazie alle particolarità del suo ambiente naturale ed alla fama turistica della sua frazione marina Cala Gonone, dalla quale si possono raggiungere le più belle cale lungo la costa del Golfo. Artigianato, agricoltura, allevamento e turismo sono i punti forti dell'economia dorgalese che si caratterizza per l'integrazione e gli stretti legami tra i diversi settori economici.
La cantina sociale, il caseificio, l'oleificio, i panifici di "pane carasau" (carta da musica) e le numerose pasticcerie sono il fiore all'occhiello della sua economia agricola che pur accettando le innovazioni tecnologiche non rinuncia al sapere e ai sapori della tradizione. Sapere e fantasia che si ritrovano nei laboratori artigiani specializzati in differenti lavorazioni (filigrana, ceramica, tappeti, pelli, coltelli, legno) che trovano un'elegante dimora nelle vetrine delle botteghe che si affacciano sulle vie principali del paese. Il turismo ha contribuito alla conservazione di attività e di mestieri antichi. Le nuove generazioni di artigiani, pur nel rispetto delle forme classiche, hanno contribuito all'affermazione di nuovi ed originali stili espressivi. Un ricco giacimento culturale, facilmente visitabile e fruibile, è costituito dagli innumerevoli siti archeologici preistorici che costellano i dintorni del paese, che può vantare l'esistenza di ben due musei: il civico archeologico ed il museo Salvatore Fancello, dedicato al giovane ceramista deceduto durante la seconda guerra mondiale.
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