Irsina (MT), Ripacandida (PZ), Tursi (MT)

Tursi

Ripacandida - Chiesa Madre


Irsina

Tursi, Ripacandida, Irsina: angoli di arte sacra

Case costruite con pietre e laterizi, eredità dei Saraceni, appaiono come sospese tra dirupi scoscesi, nell'antico borgo di Tursi, la Rabatana,.
Il tempo sembra essersi fermato nel paese natale del poeta dialettale Albino Pierro, più volte candidato al premio Nobel per la letteratura. Imponente ma silenzioso, il borgo, con tutto il fascino della sua storia millenaria custodisce nella chiesa di Santa Maria Maggiore significative espressioni di arte sacra come un presepe in pietra e un crocefisso ligneo del XV sec., un sarcofago con uno stemma raffigurante San Giorgio e un'acquasantiera del 1518.
Dall'alto di un colle color biancastro, da cui deriva il suo etimo, fa mostra di sé la ridente Ripacandida. Città del miele, del vino e dell'olio ma anche patria di santi e di signori. Molto devota al culto di San Donato vescovo, è definita la "piccola Assisi" di Basilicata per i pregevoli affreschi di scuola grottesca, una vera e propria "Bibbia illustrata", che ricoprono le pareti interne del santuario di impianto francescano, come quello Assiate, dedicato al suo patrono.

Di ataviche origini e antica grandezza, come testimoniano i numerosi reperti archeologici risalenti già al periodo greco-romano, Irsina, abbracciata da mura turrite, tra i suoi palazzi gentilizi, i portali, un importante nucleo rupestre scavato all'ingresso del paese lungo la strada per Gravina e Matera, ospita da secoli, nella Cattedrale dell'Assunta, la statua di Santa Eufemia. In pietra di Nanto (località del Veneto), a tutto tondo e dipinta, è un capolavoro del '500 attribuita alla scuola del grande artista rinascimentale Andrea Mantegna.

Nessun commento:

Posta un commento