Gerace (Dialetto Greco-Calabro: Ièrax, Jèrax) si trova in provincia di Reggio Calabria.
Chi avesse occasione di soggiornare per qualche giorno a Reggio Calabria non dovrà rimandare una gita a Gerace, graziosa cittadina poco distante dal capoluogo calabro, degna di interesse per le sue bellezze monumentali e paesaggistiche.
Ma è soprattutto il caratteristico centro storico di Gerace ad attirare l'attenzione del visitatore. Per avere il colpo d'occhio della città e per godere di un suggestivo panorama si consiglia di raggiungere il Baglio, nome con cui gli abitanti chiamano lo spazio antistante al Castello della città: da qui si ammira un paesaggio naturale di incantevole bellezza, straordinario per i colori e per la varietà delle forme orografiche. Lasciato alle spalle il Castello si consiglia di dirigersi in direzione della Cattedrale normanna, dove è possibile visitare la prigione dei cinque martiri di Gerace, il portale di Lucifero e poco distante il palazzo municipale ricco di decori marmorei. La Cattedrale risale al 1045 e consta di tre navate ciascuna delle quali è abbellita da 13 colonne provenienti, secondo gli studiosi, dai templi della vicina Locri. Scendendo poi lunga la via Catello si raggiungono la Chiesa di San Francesco e le vicine Chiese di San Giovannello e del Sacro Cuore.
Cuore pulsante della città sin dai tempi antichi è senza dubbio la Piazza del Tocco, vero e proprio salotto dove gli abitanti sono soliti riunirsi nel tempo libero per godere dell'aria aperta. Sulla piazza si affacciano alcuni tra i più bei palazzi signorili della città, a cominciare da Casa Furci per continuare con Casa Migliaccio e l'abitazione storica del Barone Macrì. A due passi dalla piazza è possibile ammirare il Palazzo della Città un tempo sede dei feudatari della zona. Secondo l'etimologia del termine che dà il nome alla piazza ("tocco" deriverebbe dal greco "thòkos", che significa seggio, assemblea), lo spazio è da sempre eletto a luogo d'incontro cittadino. Secondo altri invece il termine "tocco" starebbe a significare "berretto" del magistrato e, stando a questa derivazione, Piazza del Tocco significherebbe Piazza di Giustizia. Per altri ancora "tocco" richiamerebbe il suono della campana che a Gerace chiamava a raduno i membri del parlamento.
Chi avesse occasione di soggiornare per qualche giorno a Reggio Calabria non dovrà rimandare una gita a Gerace, graziosa cittadina poco distante dal capoluogo calabro, degna di interesse per le sue bellezze monumentali e paesaggistiche.
Ma è soprattutto il caratteristico centro storico di Gerace ad attirare l'attenzione del visitatore. Per avere il colpo d'occhio della città e per godere di un suggestivo panorama si consiglia di raggiungere il Baglio, nome con cui gli abitanti chiamano lo spazio antistante al Castello della città: da qui si ammira un paesaggio naturale di incantevole bellezza, straordinario per i colori e per la varietà delle forme orografiche. Lasciato alle spalle il Castello si consiglia di dirigersi in direzione della Cattedrale normanna, dove è possibile visitare la prigione dei cinque martiri di Gerace, il portale di Lucifero e poco distante il palazzo municipale ricco di decori marmorei. La Cattedrale risale al 1045 e consta di tre navate ciascuna delle quali è abbellita da 13 colonne provenienti, secondo gli studiosi, dai templi della vicina Locri. Scendendo poi lunga la via Catello si raggiungono la Chiesa di San Francesco e le vicine Chiese di San Giovannello e del Sacro Cuore.
Cuore pulsante della città sin dai tempi antichi è senza dubbio la Piazza del Tocco, vero e proprio salotto dove gli abitanti sono soliti riunirsi nel tempo libero per godere dell'aria aperta. Sulla piazza si affacciano alcuni tra i più bei palazzi signorili della città, a cominciare da Casa Furci per continuare con Casa Migliaccio e l'abitazione storica del Barone Macrì. A due passi dalla piazza è possibile ammirare il Palazzo della Città un tempo sede dei feudatari della zona. Secondo l'etimologia del termine che dà il nome alla piazza ("tocco" deriverebbe dal greco "thòkos", che significa seggio, assemblea), lo spazio è da sempre eletto a luogo d'incontro cittadino. Secondo altri invece il termine "tocco" starebbe a significare "berretto" del magistrato e, stando a questa derivazione, Piazza del Tocco significherebbe Piazza di Giustizia. Per altri ancora "tocco" richiamerebbe il suono della campana che a Gerace chiamava a raduno i membri del parlamento.
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