Cavour (TO)



CAVOUR è situata all'inizio della valle Po, non lontana dalla sua sorgente e proprio sul confine della provincia di Torino con quella di Cuneo. La sua caratteristica principale è quella di essere ai piedi di una singolarissima montagna in miniatura che si eleva per 162 m dalla pianura circostante: è la Rocca, tutelata come Riserva Naturale Speciale per le sue caratteristiche archeologiche storiche e naturalistiche.
Dalla vetta si gode un incomparabile panorama a 360 gradi. Insediamento celto-ligure romanizzato nel 1° sec. a.C., Cavour conserva le testimonianze di tutto il suo grande patrimonio storico e la memoria di molti personaggi illustri che in diversi modi sono legati al suo sviluppo e al suo prestigio: fra tutti Giovanni Giolitti ed il Conte Camillo Benso.
La sua vocazione prevalentemente agricola è testimoniata dalle circa 200 aziende operanti in questo settore nelle frazione di Castellazzo, Zucchea, Gemerello, Babano, Cappella del Bosco, S. Michele, Sant'Antonio, San Giacomo, Sant'Agostino, Cappella Nuova, Sant'Anna. Infatti, accanto a pur fiorenti industrie della lavorazione delle carni, del granito, della piccola meccanica e dell'artigianato, vi si incontrano ampie distese coltivate a cereali, lunghi filari di alberi da frutto e diversi allevamenti specializzati per bovini "Razza Piemontese" già premiati con lodevoli piazzamenti alle più prestigiose mostre nazionali.
Cavour vanta anche una tradizione gastronomica che si è già distinta negli anni Cinquanta con i famosi "pranzi dei grassoni" e che oggi si è affinata con accostamenti di altre tipicità locali come le mele, le carni Doc, i salumi, grazie anche ai numerosi ristoranti ed alle aziende agrituristiche presenti sul territorio.
L'accurata pavimentazione del centro storico mette in risalto l'antica e ordinata geometria del paese che si riscontra nelle ampie piazze, nelle strade rettilinee, nei vecchi cortili, negli edifici storici e nelle case dai caratteristici tetti in "losa" che contrastano piacevolmente con lo sfondo verde della singolare Rocca.

Il centro storico si Cavour
Già nella centralissima Piazza Sforzini, dedicata al partigiano Alfredo Sforzini M.O. al Valore Militare,lì impiccato dai Tedeschi il 21 dicembre 1943, possiamo ammirare il Palazzo Comunale, settecentesco, sulla cui facciata sono collocati i busti di GIOVANNI GIOLITTI e del Conte CAMILLO BENSO, inaugurati nel 1952 alla presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Le epigrafi furono dettate da Benedetto Croce.

Di fronte, il Palazzo dei Conti Bottiglia di Savoulx, edificio a destinazione residenziale di carattere signorile antecedente al 1750.
Al centro della piazza il Monumento ai caduti inaugurato nel 1920.

L'Ala Comunale (tettoia per il mercato) risale al 1583.Sulla facciata un affresco settecentesco raffigurante S. Lorenzo, patrono del paese; sotto il porticato, nella parte anteriore, l'antica lapide con iscrizione in latino dedicata a Bernardino II, l'ultimo della stirpe dei Signori di Racconigi che governarono Cavour dal 1433 al 1605.

La visita al Centro Storico continua verso Piazza S. Lorenzo, dove si trovano:
La Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo, costruita nel 1700 sull'antica Cappella della Concezione. Da vedere il prezioso soffitto a cassettoni con rosoni in legno dorato, eseguito, come il bel campanile, su progetto dell'Ing.Arch. Amedeo Peyron nella seconda metà dell'Ottocento. Vi si possono ammirare dipinti di Defendente Ferrari, del Morgari, del Buccinelli, oltre a diversi bellissimi stucchi opera degli scultori Brilla e Sassi.

Nel battistero, racchiuso da una cancellata di rara bellezza, un prezioso fonte battesimale del XVI secolo con l'arma dei Signori di Racconigi.
" Sulla Casa-forte degli Acaja-Racconigi, costruita intorno al 1545 da Claudio di Racconigi,una lapide ricorda la storica "PACE DI CAVOUR"- ivi sottoscritta - un trattato di oltre 20 capitoli con cui il Duca Emanuele Filiberto di Savoia concedeva per la prima volta "diversi privileggij" ai Valdesi.
La fontana "romana"è stata costruita nel 1829 sul luogo dove si pensa esistesse una piscina o un bagno romano, grazie ad una lapide ritrovata nel 1552 e attualmente custodita dalla Sovraintendenza di Torino. Su questa lapide sta scritto del "balineum et piscinam" che ATTIA, sacerdotessa della dea Drusilla, avrebbe donato ai cavouresi suoi concittadini nel I secolo d.C.. La scritta attuale sulla fontana è dell'insigne latinista Carlo Boucheron.

Proseguendo a lato del campanile ottocentesco su cui spicca dal 1986 un mosaico di fattura fiorentina raffigurante la Madonna Consolata, si può procedere alla visita della Rocca salendo la cosiddetta Scala Santa.
Sulla nostra sinistra Villa Giolitti, parte integrante della Riserva Naturale della Rocca.

EVENTI A CAVOUR

Info:

http://www.cavour.info

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