Polcenigo (PN)



Al confine tra il comune di Polcenigo e Caneva si trova uno dei più importanti siti archeologici preistorici del nord Italia, il Palù del Livenza. L’abitato su bonifica del Palù venne scoperto dal maestro Taffarelli intorno al 1960 in seguito all’escavo di un canale, che aveva portato alla luce numerosi manufatti in pietra scheggiata e frammenti di recipienti di ceramica riferibili alle ultime fasi del Neolitico.Furono trovati anche, successivamente, pali verticali infissi nel limo palustre e travi e assicelle orizzontali sistemate su più livelli, traccia della presenza delle palafitte; oggi non si riesce a definire la pianta completa degli edifici ma con buona probabilità si tratta di resti di capanne o di sistemazioni esterne ad esse, edificata in un’area dove era presente un modesto livello d’acqua.
Storia di Polcenigo
L'origine del nome Polcenigo sembra derivare da un toponimo prediale romano, Paucinius,(= territorio appartenente a Paucinio), il suffisso in "igo" lascia peraltro intendere anche una origine celtica.
Tuttavia esiste un’altra versione romantica e forse poco accreditata, secondo la quale nel 875 Carlo il Calvo assegnò con incarico militare questo prezioso posto di avvistamento ad un nobile del suo seguito, un conte di Blois di Francia.
Costui aveva una figlia di rara bellezza che veniva chiamata "poucelle" (pulzella), il suo fascino fu naturalmente accostato alla bellezza del luogo e lo riscattò dall'anonimato rendendolo immortale: così ebbe origine Polcenigo, il borgo della poucelle de Blois".
Per quanto riguarda le notizie certe, sappiamo che nel 963 l'imperatore Ottone I donò il "castellum-castrum" di Polcenigo col territorio circostante al vescovo di Belluno, che riconfermò l' investitura militare conferendo il titolo comitale al capitano d'arma Fantuccio, primo del nobile casato dei Conti di Polcenigo, che dal luogo prese nome. Da allora la primitiva fortezza diventò un vero castello medioevale, con cinta merlate, torri e camminamenti.In seguito sorse il borgo, che si ingrandì come logica conseguenza dell'aumentato prestigio del castello. La prima menzione storica si trova in un atto del XIII secolo con cui i signori Aldrigo e Guarniero di Polcenigo concedevano a chiunque il permesso di fabbricare una casa entro le mura del castello.
Da allora il borgo si sviluppò sempre più e si affermò anche economicamente con l'insediamento di mercanti e artigiani; crebbe di importanza soprattutto dopo l'avvento della Repubblica di Venezia (1420). Sorsero, nel territorio circostante, le ville di San Giovanni, Coltura, Mezzomonte, Budoia, Dardago e Santa Lucia (queste ultime tre oggi fanno parte del Comune di Budoia). Famiglia potente, i Polcenigo ebbero grossa parte in tutte le epoche nella storia del Friuli. Quali feudatari del maniero, furono poi vassalli del Principato Ecclesiastico di Aquileia tra i "nobili liberi ", e con tale prerogativa sedettero nel Parlamento di Udine, sino al cadere della sovranità friulana ed anche durante la dominazione veneziana.







Nessun commento:

Posta un commento