San Teodoro (OT): Le Spiagge















LA CINTA
La Cinta è la spiaggia più nota e frequentata di San Teodoro. Sita alla periferia nord dell'abitato, è facilmente raggiungibile attraverso via del Tirreno e via Gramsci.
L'arenile, caratterizzato da una sabbia bianca e finissima, si allunga con una forma arcuata per circa 4,5 km. Una stretta lingua di terra ricca di una folta vegetazione la separa dalle acque della laguna.
La Cinta è il luogo ideale per lunghe e salutari passeggiate; la parte più a nord, infatti fra il mare e la laguna, presenta aspetti naturalistici di grande interesse sia per quanto riguarda la fauna sia per quanto attiene alla flora. Nella zona terminale, nei pressi della foce attraverso cui la laguna comunica con il mare, si estende il boschetto di alti e fittissimi ginepri, sabine, grandi macchie di lentischio e di rosmarino. Dalla riva si possono ammirare gli uccelli che popolano lo stagno (fenicotteri, cormorani, gabbiani, anatre, aironi ecc.) e le pittoresche chiuse della vicina peschiera.















CALA D'AMBRA

La spiaggia di Cala d'Ambra si raggiunge dal centro del paese, imboccando via Cala d'Ambra, un viale lungo circa 500 m attrezzato di panchine ed aiuole per la sosta. In prossimità dell'arenile sorgono strutture alberghiere, punti di ristoro e divertimento. La spiaggia è costituita da ciottoli. La parte a sinistra dello spiazzo presso la riva era chiamato Lu Calboni, poichè vi era il deposito del carbone proveniente dal Monte Nieddu.















L'ISULEDDA

L'Isuledda è situata a ridosso di uno stagno (d'estate in secca) e protetta a Nord dalla punta omonima. La spiaggia dell'Isuledda è raggiungibile dal centro prendendo via Degli Asfodeli, direzione Porto Ottiolu, percorrendo la strada Provinciale per circa 250 m, occorre poi svoltare sulla sinistra in una strada sterrata, percorrendola per circa 1 km.
La spiaggia presenta sabbia candida e sottile, inoltre pittoresche scogliere proteggono dalle onde.
















PUNTALDIA

Partendo da San Teodoro prendere la SS 125 in direzione Olbia, dopo aver percorso circa 4,5 km si arriva alla frazione Lu Fraili, dove sulla destra si trova l'incrocio per Puntàldia. Seguire le indicazioni per Puntàldia e arrivando nella rotonda all'interno del villaggio seguire le indicazioni per la spiaggia. La spiaggia è la continuazione della spiaggia della Cinta, separata solo dall'imbocco della laguna, La Foca.
Il porto di Puntàldia con i suoi 400 posti barca è uno dei porti più importanti della costa orientale, sempre nei pressi è ubicato un campo da golf a nove buche che fa da cornice a questa splendida penisola che si affaccia sulla baia di San Teodoro.
















LU IMPOSTU
Partendo da San Teodoro prendere la SS 125 in direzione Olbia, dopo aver percorso circa 4,5 km si arriva alla frazione Lu Fraili, dove sulla destra si trova l'incrocio per Puntàldia - Lu Impostu, proseguendo sempre dritti per circa 2 km si arriva sulla spiaggia di Lu Impostu.
Possiamo definirla una piccola "Cinta", con sabbia bianca e fondale basso e regolare. Termina con un promontorio di scogli e piccole insenature ove c'è un sentiero che costeggiando il mare porta sulla spiaggia di Brandinchi.












CALA BRANDINCHI

Partendo da San Teodoro prendere la SS 125 in direzione Olbia, dopo aver percorso circa 4.5 km si arriva alla frazione Lu Fraili, una volta oltrepassato questo centro abitato dopo circa 2 km si prende il bivio per Coda Cavallo, 2 km dopo il bivio si arriva ad una verdeggiante pineta, si svolta a destra su una strada sterrata, dove vi è l'ingresso per il parcheggio, di qui si arriva a Cala Brandinchi.
















CAPO CODA CAVALLO

Partendo da San Teodoro prendere la SS 125 in direzione Olbia, dopo aver percorso circa 4.5 km si arriva alla frazione Lu Fraili, una volta oltrepassato questo centro abitato dopo circa 2 km si prende il bivio per Coda Cavallo, dopo circa 4.5 km si trova sulla sinistra l'ingresso della strada sterrata che porta al parcheggio della spiaggia. Da qui è possibile ammirare lo splendido panorama sulle isole di Molara e Tavolara e l'isola del Forno (Isola di Lu Furru), raggiungibile anche a nuoto.
La spiaggia, con sabbia bianca, è protetta dalle dune sulle quali crescono piante di ginepro.
Capo Coda Cavallo è sempre stato un punto di riferimento sia per i naviganti sia per le popolazioni di terra. Il promontorio ricco di articolazioni e di cale, si allunga col suo profilo inconfondibile sul mare e domina il tratto di costa che va da Capo Figari a Nord fino a Capo Comino a Sud.
Circa 1 km prima di arrivare sulla spiaggia di Coda Cavallo, si trova la piccola Cala Suaraccia: protetta da due promontori rocciosi, la spiaggia è avvolta da una fitta vegetazione di ginepri e pini.
















PUNTA MOLARA

Proseguendo sulla SS 125 per Olbia si arriva alla frazione di Montipitrosu, dopo 1 km si svolta a destra, tenendo la sinistra si raggiunge Punta Molara, mentre sulla destra si arriva a Cala Ginepro. Punta Molara è una finestra sul mare di Tavolara, immerso in un suggestivo paesaggio di rocce e macchia mediterranea.
Questa zona è sormontata da Punta Montipitròsu, una cima granitica di modesta altezza ma dominante, dall'alto del quale lo sguardo abbraccia gran parte del parco marino e si spinge oltre Capo Figari e i monti della Costa Smeralda ad Est e del Limbara a Nord - Ovest. Nella parte più boscosa di Punta Molara si estende il giardino della macchia mediterranea.












CALA GHJLGOLU
Proseguendo sulla SS 125 per Olbia si arriva alla frazione di Montipitrosu, sulla destra si trovano le indicazioni per Cala Ghjlgòlu, tenendo la sinistra si arriva alla cala.
La spiaggia descrive un arco protetto da promontori, a ridosso della cala si estende il piccolo stagno di Ghjlgòlu, frequentato da aironi cinerini, cormorani, anatre ed altri uccelli.
In questo tratto di costa ricco di cale ed anfratti si affacciano sul mare numerose rocce di granito rosa. Queste rocce sono frutto dell'erosione del vento e della pioggia ed hanno regalato al territorio forme zoomorfe come la celebre "Tartaruga", per ben due volte offesa e decapitata, o il "Gallo di Gallura", detto anche "l'Inquisitore", oppure ancora "la Malinconia".

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