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Lu (AL)
Lu: ridente centro collinare del Monferrato, il Paese dall'aria fina.
Il Comune di Lu è parte integrante di quel comprensorio territoriale ad elevata qualità paesistica e ambientale ormai internazionalmente riconosciuto come Basso Monferrato, costituente la parte vitale del sistema collinare centrale del Piemonte.
La percezione visiva del paesaggio e l'andamento collinare sono quindi elementi che caratterizzano fortemente l'assetto territoriale del Comune, costituito, oltre che dal capoluogo, da quattro frazioni: Martini, Trisogli, Bodelacchi e Borghina.
Il territorio è altresì disseminato di casolari e cascine isolate, a testimoniare come l'attività prevalente, sia un'agricoltura collinare, per lo più collegata alla produzione vitivinicola.
Lu può vantare origini assai remote, le prime note scritte e documentate a cui è possibile far riferimento risalgono ad una carta datata 3 ottobre 1028 in cui i Signori di Monfalcone, Odda e Guido, donano "... parte della corte di Lu con le case e i sedimi ed ogni altra cosa..." al monastero di S. Pietro di Savigliano.
Ancora più antico appare essere l'insediamento di Mediliano - localizzato nel territorio comunale che costeggia il torrente Grana - che trae le sue prime origini ancora in età imperiale romana, per poi consolidarsi con l'edificazione nella seconda metà del V° secolo in età post-eusabiana della Pieve di S. Giovanni, ancor oggi visitabile dopo il recente restauro.
Da allora Lu ha pienamente vissuto le vicissitudini storiche che hanno attraversato il territorio del Monferrato, a partire dai marchesi Aleramici, sino ad arrivare alle lotte di potere signorile che hanno coinvolto il casato Savoia nel predominio sul territorio piemontese, anche mediante la presenza di alcuni personaggi di rilievo quali il cardinale Marcantonio Bobba, alto prelato di consistente spessore politico-religioso nel corso del XVI sec.
Delle vicende storiche che si sono succedute sono rimaste tracce e testimonianze materiali all'interno del tessuto insediativo locale quali palazzo Paleologi, la Pieve di S. Giovanni, palazzo Meda e Palazzo Bobba.
Essendo Lu posizionata sulla sommità del colle più alto del circondario - dove evidenti erano le ragioni di difesa dell'abita da incursioni esterne, ed in ragione della prevalente attività agricola che occupava i suoi abitanti, il tessuto edilizio si presenta costituito per la maggior parte da fabbricati con spiccata tipologia di edilizia rurale, seguendo l'andamento della collina con una strutturazione urbana che si dipana concentricamente, privilegiando i versanti dotati di minor acclività.
Il concentrico risulta disseminato nel suo tessuto storico di edifici religiosi (chiese, cappelle, ecc.): tra queste si ricordano le chiese di S. Maria Nuova, S. Nazario, di S. Francesco, di S. Giacomo, della Trinità e S. Croce e gli oratori di S. Giuseppe e di S. Biagio.
Altro elemento di caratterizzazione del patrimonio edilizio esistente è l'uso e la grana dei materiali da costruzione; infatti nell'ars aedifcandi di Lu appare fortemente pervasivo l'uso del laterizio lasciato faccia a vista nella realizzazione della muratura porante, carattere proprio della tradizione piemontese ed alessandrina, a cui fa da contrappunto l'incunearsi di alcuni casi di opere realizzate con l'uso della cosiddetta "pietra da cantoni" ovvero blocchi di arenaria squadrata (tufo), materiale fortemente caratterizzante il patrimonio edilizio esistente del Monferrato casalese.
Oggi Lu si presenta ai suoi visitatori come ridente centro collinare immerso nello spettacolare paesaggio del Monferrato, costituito da dolci poggi amorevolmente modellati dalla mano dell'uomo da cui si ricavano vini pregiati e rinomati prodotti tipici che costituiscono un'allettante meta per turisti ed estimatori dell'enogastronomia e del territorio.
Senza dimenticare che Lu, grazie alla posizione privilegiata di cui gode, sul crinale che delimita i bacini idrografici dei fiumi Po e Tanaro, viene ricordato dai "vecchi" come "Paese dall'aria fina""; non a caso nelle afose serate estive Lu è meta preferita di casalesi e alessandrini che cercano e trovano ristoro dalla calura.
Non sono casuali le numerose citazioni letterarie di Umberto Eco, Rosetta Loy e Gianpaolo Pansa.
ITINERARI
Il vasto territorio consente ai turisti di percorrere itinerari diversi, da quello che si snoda nella Valle Grana, con possibilità di sosta in prossimità della sorgente di acqua sulfurea fino a raggiungere la Pieve di Mediliano; un altro percorso di estrema bellezza e suggestione è la passeggiata sulla strada panoramica "Vecchia Lu - Cuccaro", considerata una delle più belle del Piemonte, che consente un'unica visione a 360° dall'Appennino Ligure alla catena delle Alpi.
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