Veroli (FR)
















L’antica Verulae ha origini lontane nel tempo: fu fondata dagli Ernici, una delle etnie che popolavano l’Italia centrale, su un’altura a circa 700 metri sul livello del mare. Godeva di una posizione strategica favorevole e dominava la Valle del Sacco e quella del Liri; doveva mostrarsi quasi inespugnabile: da una parte per le possenti mura ciclopiche che la circondavano e, dall’altra, per la naturale difesa delle pareti del colle che cadono a picco per decine di metri.
Un tratto delle mura megalitiche, pur con sovrapposizioni e rifacimenti romani e medioevali, è rimasto intorno alla parte più alta della città, quasi testimone della presenza e dell’opera di un popolo forte e coraggioso.

Fondazione della città - gli ernici
Veroli è stata fondata intorno al secolo XII a.C da una colonia di Pelasgi-Ernici, provenienti dalla Grecia, i quali si stabilirono sulle pendici dei monti Ernici . Il luogo era denominato Ernico dalla voce “Erna” che sta a indicare “sasso”. Gli antichissimi Pelasgi erano molto forti e rozzi soprattutto nelle guerre. Usavano coprire il capo con una pelle di lupo e calzare il solo piede destro con la dura ciocia (saccus) da cui deriverà, poi , il nome ”Ciociaria”dato a tutto il territorio. Le famose mura Pelasgiche vennero arricchite da numerose torri e, così, la città divenne più protetta dagli attacchi nemici. Si costruirono otto porte di accesso : l’Arenaria detta anche Romana, San Leucio, Civerta, San Martino, Napoletana, porta Oscura o dei Franconi, Santa Croce e porta Piccola o Olivella. Veroli è considerata tra le cittadine più suggestive della provincia di Frosinone. E’ al 17 posto tra i comuni d’Italia come estensione di territorio (114 chilometri quadrati). Il numero dei suoi abitanti è 19000 di cui 3000 nel paese, il rimanente nelle numerose frazioni: Vittoria, Forano, Madonna degli Angeli, Crocifisso, Torre Caravicchia, Fontana Fratta e contrade quali: Colle Berardi, Santa Francesca, Scifelli, Casamari, Giglio, Sant’Angelo in Villa, Castelmassimo e San Giuseppe le Prata.
fonte: Storia e Tradizioni - Scuola Elementare del Giglio

Veroli nell'epoca romana
Dopo una prima opposizione alle mire espansionistiche di Roma, in seguito alla sconfitta dei popoli Ernici, Veroli fu assoggettata dai Romani, ma il Foedus Cassianum permetteva agli Ernici di ritenersi o di essere considerati alleati di Roma, come ricorda il motto riportato sotto lo stemma di Veroli “VERULANA CIVITAS ALMAE URBI CONFOEDERATA”. Da allora ne restò sempre fedele alleata, ottenendo numerosi privilegi: divenne “Municipium”, ebbe il diritto di cittadinanza, l’ordine senatorio e l’autonomia amministrativa, con i suoi decurioni, pretori, questori, consoli, edili. Alla fine della guerra civile tra Mario e Silla, Veroli fu punita severamente per aver sostenuto il democratico Mario, nativo di Cereate (l’odierna Casamari): perse la municipalità, fu ridotta a colonia militare e le sue terre furono confiscate e assegnate ai legionari. Nel secolo successivo fu nuovamente elevata a “Municipium” per concessione dell’imperatore Nerva.

Pro Loco Veroli
Via Giovanni Campano, 9
03029 Veroli (FR)
Tel. 0775-238929
http://www.prolocoveroli.it/


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